giovedì 12 maggio 2011

Visione.

S'infrange di candela luce
sulle pareti dell'amata stanza spenta -
il Poeta s'ammira le lunghe dita
innervate di gelido nero inchiostro.

Lontano, si leva il grido:
la dolente madre dona la vita
e due grigi occhi spalancano
sui sentieri a notte di lucide stelle.

Si ripiega dunque la Notte fra morbide vesti
della giovane rossa infelice - di sorella
bianca pelle nel gelo suda
a vedere di oscuri uccelli gli infausti presagi.

Attende la turba trepidante
il fresco sguardo metallico
si sbriciola su umide strade -
ricordo dei nati passati..

Solo, a Notte, il Poeta s'aggira
consumando una candela, conforto fraterno,
e spinge sporcando con mano ogni porta
per ritrovare l'infiammata visione terribile.

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