venerdì 31 dicembre 2010

La ballata della piccola fiammiferaia

Madre, hai visto com'è bella?
Fuori dalla porta
come potrei mai lasciarla?
L'hai vista, com'è bella?
La sua pelle
bianca e rossa
il freddo soffre
lei morrebbe.
Perchè la casa
non stai già pulendo
e con fiori decorando?
Lei è qua fuori
d'entrare aspetta.
Madre, hai visto com'è bella?

Padre, hai visto com'è bella?
Meriterebbe di vivere su una stella.
Lascia ch'entri
e ammirala in tutta fretta
nel suo sfriccichio dorato
di risate e unghie accese
Quanto a lungo può durare?
Il gelo ovunque..
si consumerà quel calore
che fra piccole mani consunte stringe
quasi avesse inestimabile valore
Padre, hai visto com'è bella?
Lei meriterebbe solo una stella.

Fratello, hai visto com'è bella?
Nascondi il tuo dolore
che lei arriva, in fretta
scappa dalla finestra
salta con i ladri
vai a rubare
per lei la notte più vellutata
Non far vedere il palpitare del tuo cuore
si spaventerebbe per quel gran rumore!
Perchè tu l'hai visto com'è bella
che abbia rose violini e pianti disperati
sotto il cappotto nascosti
a dare quel poco conforto..

Come potrei lasciarla fuori dalla porta?
Ditemi
voi avete visto com'è bella?

sabato 25 dicembre 2010

Una carola per le feste di Natale.

Ah, ma oggi è Natale..
Stiamo qui a guardare
l'impalpabile luce dilatarsi
sotto le frementi dita di Aurora
Sai, Aurora ha sposato Titone
negli anfratti d'inverno nascosti
e poi così l'ha condannato
sbagliando le parole per un desiderio
solamente a metà realizzato..
Oggi è Natale, amore
e l'alba si dilata come sempre
Fuggiamo, coi nostri pensieri
e le poche ore
che ne dici? ce ne andiamo?
Sei tanto lontano..
Il Natale non mi dice nulla
parentesi apatica nel movimentato inverno
ma cosa si aspetta la gente?
Aspetta se stessa?
L'ispirazione forse?
Quando mai arriveranno
a capire che questa è tutta una finzione
e oggi è un giorno come un altro
a cui cercano di dare valore

Per me, questa è solo l'ora in cui
mi sono svegliata tardi e la casa era vuota
e Natale mi ha lasciato solo
l'ennesimo pensiero per te nel buio
che l'alba già ha smesso di dilatarsi
come se Aurora stesse piangendo scappando
dal vecchio piangente Titone di bianco..

mercoledì 22 dicembre 2010

Chissà se Dante s'arrabbierà.

Un dì si venne a me
Malinconia
e mi disse:
"Io voglio un poco stare teco.."
E io le dissi:
"Partiti, rimani.
Non ti voglio,
ma sta' qua.
Ho bisogno d'aiuto
ho bisogno di te?"
Ed ella uno sguardo
imbarazzato mi lanciò
e così rimanemmo sole
insieme per essere.

martedì 21 dicembre 2010

TempestalidiMemoriatumiuccidi

E i lidi dimenticati
saranno il rifugio
dei dolori suoi, inaspettati
quando mesta Memoria
commossa lo riscuoterà
dal solare torpore dell'incoscienza..
Sì, quello sarà
giorno di tempesta
mare turbato per compagno
dell'uomo che sui lidi dimenticati
si ricorderà di me

venerdì 10 dicembre 2010

Angelo dell'onirismo (ovvero Messa languida)

Che felicità!
Sei tornato.
Anche questa notte
a me te ha riportato.
Che fortuna..
come sono
fortunata..

Siamo qui riuniti
per festeggiare la dipartita di un corpo
e il felice dipanarsi di due anime affini
in un' unica notte di oblio.


Vegliamo
tu accanto al mio letto
come angelo dell' onirismo
la visione però è tutta mia
tra le lenzuola a gemere sono io
non trovi sia un po' ingiusto?
che tu sia così ossessivo
e al tempo stesso egoista
certamente è una follia, mia
banale incertezza che mi attanaglia le parole
in deliri traballanti privi di senso blasfemi
Pentiamoci

Eppure lo so che la colpa è mia..
non insistere, non ci posso far nulla ma
mea culpa, son io
che ti voglio tenere qui..
la mano sulla mano..
i capelli sui capelli..
il tuo respiro, faticoso,
sulle mie dita..
il mio angelo dell'onirismo..
il mio amore infinito e lontano..

Credo 
di voler che muoia questa luce bianca e verde
che mattutina entra strisciando ti corrode e ti sbiadisce, no!
Amore, mio amore, non lasciare che ti porti via da me..!

L'ora dell'addio è più crudele di un sipario
sull' attore commosso dalla propria recitazione

Ora invochiamo
un sonno perpetuo
per lunghe visioni dietro le palpebre
più vere del reale
ch'è, vi giuro, è proprio una gran finzione, dev'esserlo..
e io sono pazza
non solo pazza d'amore
ma di queste visioni, mio Dio
..meravigliose..

A  ME  Nulla.

venerdì 3 dicembre 2010

L'incubo tuo ha scosso il mio sognarti

Ora emergi..
dal fresco panno
sollevati, infuocato
Emergi dall'oblio
dall'incubo passato..
Asciugherò il sudore dal volto illuminato
se solo mi racconti
cosa gli occhi ha affossato
Emergi, amore mio..
il mantello notturno
del sole è scivolato
non temere
il nulla è congiunto al passato
Non sfuggire!
Nascondersi da me..
che il tuo buio ho sorvegliato..
E una mano tesa
sul tuo petto poso
ignoro il lamento cavernoso
sono io che oso!
Il sussurro silenzioso

Emergi
dal sepolcro odioso
e che il tuo levarti
non sia un gemito ansioso..

giovedì 2 dicembre 2010

Il gene della ragione in questa mia generazione

Racchiusi in bozzoli di primavera
attendiamo l'inverno per liberarci dai veli
e mostrarci nudi alla natura intera,
che ci ammiri nella pochezza che siamo.
Il morbo dolce sono questi continui appuntamenti
con un futuro inesistente, e le possibilità che abbiamo
di esprimerci evitando inutili lamenti
quelle le ignoriamo.
Non chiediamo perchè il freddo non ci cambia
e al contempo del caldo non sentiamo la mancanza
sulle fronti illuminate si rifugge la speranza
è del vuoto che ci spaventa la presenza!
E non importa la rugiada impietosita
che al mattino ci risveglia
per scortarci gentilmente
a un nuovo giorno di tortura
non importa che alla porta stia
una madre ossessionata
ed un padre di paura
noi nei bozzoli avvinghiati
soli nelle braccia ci stringiamo
e ancora poi aspettiamo
un inverno rinnovato..

 Andiamo nei boschi
perchè non sappiamo cosa sia saggezza o profondità
sbaragliati da tutto ciò che è vita
a farci succhiare dal midollo della vita
per scoprire in punto di nascita
di essere già da tempo morti.