martedì 20 dicembre 2011

Perduto

Perduto
contatto
non c'è più
scintilla
scivola giù
il corpo lento
dal mondo.
Ma come fa
così contorto
a scivolare eppure?
Grumi e bozzi
marciscenti
sensibilmente
si strusciano
sul brutto mondo
cattivo ruvido.
Mesce il dolore
l'acido, con la corrosione
brindo
alla levigatezza
dentro, infelice
esposta sensibilmente.

domenica 18 dicembre 2011

Un immenso.

                                                                                                                               Questo è stato l'inizio.

Un immenso
dolore.

Fra i passi
percuote
sibilio del
respiro incerto
il mancato terreno
per l'anima.

Socchiudere le palpebre
non pensare
al domani inviluppato
del colore pieno
del silenzio
sensazionale.

Come una piccola
cozza
depura il cristallo
del mare
nel petto un immenso
dolore
catalizzatore blu.

sabato 3 dicembre 2011

Non così forte.

Non così forte - meglio
mente mia agitata
placati!

Alle stelle inchinati
insolente e implacabile
alle stelle tendi

ma non così forte - più piano
aprimi le labbra
in un bacio annoiato
e nel conforto dell'abbraccio
le dita distendimi.

Abbi pietà e placati!
C'è un incendio misterioso
fra nuca e collo
che mi tormenta notte e giorno
e il cuore ha puntato
contro te l'indice d'accusa.

Tanto TU non ti perdi mai
e la frescura dell'abbandono
non conosci - almeno placati,
non così forte - lasciami
amare.

giovedì 1 dicembre 2011

Se fossi un puma

Se fossi un puma

non mi laverei mai le zanne perchè penserei che sarebbe molto, molto stupido

sarei molto intelligente

non avrei amici perchè mi riuscirebbe estremamente difficile ricordarmi dei loro compleanni

farei l'amore per voglia e non per orgoglio

mi basterebbe poco per essere me stessa

sarei felice di esserlo (un puma)

non saprei cosa sia la paura - non saprei nemmeno il suo nome

AMEREI Alain Delon (per empatia profonda)

non indosserei un orologio neanche se sapessi consultarlo

dormirei solo sugli alberi, sempre

mi piacerebbero poco i frutti, perchè hanno forme strane e imprevedibili

sentirei l'arrivo della notte

non guarderei all'aspetto esteriore delle cose

avrei freddo poche volte nella mia vita

la mia musica sarebbe la leggerezza dei miei passi

non andrei a scuola - se non per fame

mi sporcherei spesso e volentieri

non conoscerei la noia

proverei odio, OPPURE amore

sarei rispettata per quello che sono

non avrei mai letto un libro - i puma non sanno leggere altro che la posizione delle stelle - e per
orientarsi: non fanno gli oroscopi

osservando il mio corpo, ne apprezzerei il colore, la flessuosità, tutto l'aspetto

qualora mi innamorassi, lo farei per davvero, non per disperazione e/o interesse

il suono della mia tosse mi farebbe ridere tantissimo

detto fra noi, non mi depilerei - tipo mai

il ricordo dei miei genitori sbiadirebbe in fretta dalla mia mente - forse hanno cercato di mangiarmi)

mi farei male poche volte, perchè il mio istinto e la mia prudenza me lo impedirebbero