sabato 28 maggio 2011

Parco Marinai D'Italia

Naufragio in mille
gocce e asfalto
lastricato umido scivoloso.

Cupo il cielo risplende
un lampo - un tuono
a ciascuno il suo
è giusto.

Gocce piegano le foglie
cadono strisciando scricchiolano.
Caldo estivo - mamme percorrono
sentieri lastricati umidi
e le passeggiate fra amanti.

La pietra scintilla come di diamante
bagnata da tempestiva tempesta
si erge la Casa e spalanca le braccia
è lì, è lì, e aspetta di avere

ma stringe poi il vuoto abbattuta
e nero risplende il soffitto di marmo
lampadario caduto, albero maestro spezzato.

Vento accarezza i mari di  pioggia
scostandoli freddo sfiora soffiando
vento-risacca, naufragio di mille
gli amanti un tempo qui furono.

Si nasconde sotto la pioggia il presagio
spartiacque del cielo cupo ma chiaro
in luce si scinde la fatale certezza

ci si avvia lentamente sui sentieri battuti
ora umidi lastricati scivolosi
naufraghi amanti marinai.

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