mercoledì 25 gennaio 2012

Nebbia

Nebbia - eterna.
Aria più greve
Fra te più vicino
Ed io che mi allontano
- le parole condensate
Non sono ancora silenzio
Ma cervello, non pancia

Ci si e' fatto freddo
Il sangue sotto le unghie
Nebbia graffiante

Gorgoglii - campanelli di biciclette
Corro in discesa
E tu rimani in alto, sopra
La pancia le mani
- ruote che scivolano
Nel sangue
E la nebbia sul tuo cappotto
Dentro la pancia
Più sotto

Da sotto in su
La nebbia uccide
Per sempre

lunedì 23 gennaio 2012

E' così

E' così
il modo migliore
per vivere sempre:
A UNGHIE LUNGHE
conficcate in gola
e gli occhi cascanti
sui flutti vorticosi
degli ansimi respiri
A PETTO APERTO
cavandosi i polmoni
inutili, consegnando il fegato
al mondo - digerendo
sempre i pensieri
prima di vomitare lamenti
A PALMI STRETTI
trattenendo ancora
due ciglia di energia
un pelo di voglia
di scontrare i bacini -
scintille, gli inguini -
pietre focaie, più su
le labbra di fuoco
mormoranti poesie - micce!

La morte arretra
inorridita dalla forza
dei corpi nudi,
è così.

giovedì 19 gennaio 2012

Se si sa aspettare

Se si sa aspettare
un pomeriggio più feroce
rimane un'ultima foglia
impiccata sul ramo

il primo ramo - l'ultima foglia
guarderà fra occhi rugosi socchiusi
barbagli arancioni al di là dell'autunno

il primo autunno - gli ultimi barbagli
fluorescenti estatici
ripagheranno di tutto
il nulla sopportato
finora.

Dondola lenta, l'ultima foglia
rattrappita lugubre
e le dita dure
strette sul ramo, il primo cappio

fra pochi barbagli
il vento strozzerà quel lamento

Ecco cosa succede
a saper aspettare..

mercoledì 11 gennaio 2012

Ora so

A te che mi hai mostrato la giusta misura.

Ora so
tutte le cose che fanno piangere
i bambini
ma
ancora non so
fermare l'orologio, mai.

Mi fanno del male, qui
mi fanno - tanto male
i morsi sui polsi
tutti rigati - righelli di male

posso usare i tuoi?
posso i tuoi polsi usare
per misurare il tempo?
il nostro tempo soltanto
- quell'altro è uno sputo
sul muro, un filo di bava
dalla bocca di Dio

non ci staremmo mai-i
siamo come
radici di stelle
e tu sai - sei ad anni
luce da me
- non ci innaffia
la saliva di Dio-o

non piangere, dai, non
piango
ancora - mai più.

giovedì 5 gennaio 2012

Se ne andrà

A B.F. e all'incostanza del desiderio.

Se ne andrà
con quel sapore d'amaro
fra i denti
quando aprirai la bocca
e il respiro resterà lì
mezzo incastrato
trattenuto solo da un nonbacio

se ne andrà
e alla fine riuscirai a dirlo
"Spingimi
spingimi più forte
più in là
- io
anch'io voglio andarmene"

Non dovremo mai più imporci
di esserefare

Sarà tutto lì
fra guancia e collo
già la porpora dell'anima
è il trucco che ti sta meglio.

Quando se ne andrà
sarà bellissimo
tremare abbandonandosi
a un abbraccio pieno
di respiro
e qualcuno ti bacerà
tutte le costole
finalmente intatte.

Hai delle poesie nei capelli
e' un peccato
che tu non riesca a leggerle.

mercoledì 4 gennaio 2012

Ladies and gentleman privi di spina dorsale.

Basta sventolare loro un po' di vita
sotto il naso, tutta bella calda
ed ecco che impazziscono.
Si affezionano, ecco quello che succede.
Tutto lo stomaco, i polmoni
soprattutto l'inguine
si affeziona terribilmente
a quel po' di vita di seconda mano
un po' pulsante e fetida.
E' che hanno perso le ossa
da qualche parte nel mondo
nella loro vita vecchia
quando erano ancora vivi, intendo
- non che ora siano morti
è che non c'è vita se non ci sono ossa.
Ora quando aprono le porte
entrano in casa
salutano tutti
come se fosse l'ultima volta
come se potesse veramente essere
l'ultima volta
e farebbero di tutto
qualsiasi cosa
pur di avere un posto dove poggiare il cappello
e qualcuno che lo spolveri al mattino.

Io non ci credo.
Io non credo che sotto sotto
- dico, sotto lo stomaco, i polmoni
l'inguine soprattutto
io non credo che non sappiano
non sappiano di essere così
disgustosamente commoventi.
E molli e bianchicci
beatamente speranzosi
lugubri con quella spina dorsale
che ciondola come la coda bassa
fra le zampe di un cane malato.

"Hai parlato con tua figlia del fatto ..?"
"No, perchè si arrangia da sola"
"Ma che madre sei, che donna"
"A te cosa ha detto?"
"Che ne parleremo, ne parleremo sicuramente, quando saremo tutti più calmi".

Guaiti e uggiolii di soddisfazione
percorrono il corridoio
e attento a non far sbattere la porta
- non svegliare
il can che dorme
che morde
che morte
che morte
suvvia..

domenica 1 gennaio 2012

Unico possibile proposito in un giorno terribilmente uguale agli altri

Ce la voglio fare, ce la posso fare, ce la devo fare.
Il mantra del perdimento.

Finiranno i botti, il mio silenzio spezzato, il sangue delle unghie, l'inedia del cane e le mie nausee.
Inizieranno forse i respira-espira, la compassione, la paura negli altri che da me la porteranno via, i battiti piu' calmi, famigliari, gli ansiolitici e gli sguardi un po' piu' vivi, un po' piu' spenti.
Ricomincera' tutto, ma io non ne so ancora niente e possodevovoglio mormoro intanto

Ce la voglio fare, ce la posso fare, ce la devo fare.



Nota bene
Lezione di oggi: basterebbe trovare un petto caldo in cui nascondersi mentre fuori infuria e si ha paura ed ogni cosa sembrerebbe commovente.
Imparato da: il mio cane.