martedì 26 luglio 2011

I will never forget.

Ho sognato un bacio
l'ho sognato
ed è arrivata la foglia
sugli occhi, sul naso
a coprirmi
"Voglio solo aiutarti"
ha bisbigliato
sull'orecchio, a coprirmi
"Voglio solo aiutarti".

martedì 19 luglio 2011

"Mare" - Processo, ancora (non guardate me, è colpa di Kafka)

Ti alzi?
Ti sei stufato
degli schiaffi
di marina brezza?

La redenzione si sparge
salata sulle tue ciglia

guardati il polso sinistro
guardalo:
è forse bagnato?

Siediti
e china il bruno mento a terra:
non abbiamo ancora finito
con te.

lunedì 18 luglio 2011

"Mare" - Il vecchio.

Nella vecchia casa
venne il marinaio vecchio
a parlare al vuoto e alla polvere
di strane vecchie cose
rivoluzione potere libertà

Lui se n'è andato
resta uno scricchiolio.

domenica 17 luglio 2011

"Mare" - Processo.

Attendiamo il giudizio dell'onda
la condanna dell'onda
il processo infinito dell'onda

brindiamo alla giustizia del mare
con la spuma
sommersi dalla spuma
affogati nella spuma.

sabato 16 luglio 2011

"Mare" - Scherzo.

Vado dal mare
quando non c'è sole
così il mare chiama
chiama me ed il sole
infuriato
e quando arriva
- il sole, presto o tardi,
sempre arriva -
chiede a bruciapelle
"che c'è?"
allora il mare mi bisbiglia
all'orecchio
attraverso la conchiglia azzurra
e io rido
ed il sole, presto o tardi,
se ne va
infuriato.

giovedì 14 luglio 2011

Desiderio - immagine.

Tu  Il sole lecca quella goccia di sale
che mi scivola dal fianco
giù, nel fuoco dei sassi:
le tue  labbra del sole bruciano.

lunedì 11 luglio 2011

La ballata della soffitta (tributo ai Make Up)

Urlando la madre
sudata la vita
spezzate le anche
nacqui sul pavimento
polveroso della soffitta

e avevo tanti capelli
gialli cordoni ombelicali

Ballando e piangendo
agitata sul parquet
scappata zoppicando la madre
indossai un corpo
polverosa materia

e ballavo e piangevo
rosse caviglie agili

Conosciuta come i palmi
polverosa soffitta
consumato il parquet
strisciante materia
ho vissuto negli anni
solitaria materna vendetta
gialla importante materia

Cambiando le pareti
sciupate le tende
fuggita la luce diurna
nacqui un giorno
sul pavimento dove
significo ancora
che mi odiò la madre:
mai mi vide
piangere e ballare.

Spiaggia

Corpi nudi affaticati
grondanti sole da ogni poro
fra seni che s'accostano ai sassi
cadendo più stanchi.

Dei rivoli
tracciano i fianchi
delineano nell'ombra
il contorno di un solo senso:
la vista.

Una donna si alza
svetta
il faro alle sue spalle

Tutto punta ad est
vittorioso