La guancia del cielo
nuvola su nuvola
ma - qualche ruga
piena di sole
qualcosa si risveglia
nell'occhiaia del gigante azzurro
- blu come paura
si è fatto giorno
vestiamoci.
domenica 27 maggio 2012
sabato 26 maggio 2012
una schiena (carne viva)
una schiena
e qualche osso..
con questo
affrontare
il mondo.
si perdono
le carezze
i sospiri
spengono, si
spingono giù per la gola
mentre il mondo
ride soddisfatto
e si stiracchia
sotto ai nostri
occhi - paralizzati
su soffitti di stanze
BARE NAKED
così ho cercato
di amare come potevo:
all'osso
spezzandomi la schiena.
e qualche osso..
con questo
affrontare
il mondo.
si perdono
le carezze
i sospiri
spengono, si
spingono giù per la gola
mentre il mondo
ride soddisfatto
e si stiracchia
sotto ai nostri
occhi - paralizzati
su soffitti di stanze
BARE NAKED
così ho cercato
di amare come potevo:
all'osso
spezzandomi la schiena.
venerdì 25 maggio 2012
Primavera (Carne Viva)
avrei potuto
essere stata
un petalo di ciliegio
sulle tue ginocchia
ramo spoglio, invece
contorto - qualche gemma, eppure
costella il mio volto legnoso
e tu sei sempre
linfa che stilla
linfa che succhio
e tu sei sempre
una promessa di primavera
essere stata
un petalo di ciliegio
sulle tue ginocchia
ramo spoglio, invece
contorto - qualche gemma, eppure
costella il mio volto legnoso
e tu sei sempre
linfa che stilla
linfa che succhio
e tu sei sempre
una promessa di primavera
giovedì 17 maggio 2012
lunedì 14 maggio 2012
Non voleva mai (carne viva)
All'uomo virtuoso
dagli occhi bianchi
di mille poesie fa.
Non voleva mai
vedermi andare.
Nella gabbia oscura
del suo petto incancrenito
mi divincolavo
e lui tirava pugni
all'aria, al muro, alla vita che sfuggiva
dalle cose
cacciava l'anima
a forza.
Poi in un solo giorno
dovette andarsene
e fu come scagliare una freccia
dal limite dell'universo
in ogni istante
penetrare il vuoto
farne squarci
dalle labbra pulpitanti
in ogni istante
Mi portò con sè
e stavo lì a soffrire
a soffrire per le sue necessità
il mio amico
dalle nocche viola..
Poi in un solo giorno
capì
mentre il sole calava
noi annegati nell'arancione
ci amammo a forza
perchè così saremo costretti a vivere
creando nell'utero del nulla
con violenza, con feroce desiderio
Mi lasciò andare
l'ultima volta che lo vidi
scorreva inciampando fra due muri bianchi
e dagli occhi
si cacciava l'anima
spontaneamente.
dagli occhi bianchi
di mille poesie fa.
Non voleva mai
vedermi andare.
Nella gabbia oscura
del suo petto incancrenito
mi divincolavo
e lui tirava pugni
all'aria, al muro, alla vita che sfuggiva
dalle cose
cacciava l'anima
a forza.
Poi in un solo giorno
dovette andarsene
e fu come scagliare una freccia
dal limite dell'universo
in ogni istante
penetrare il vuoto
farne squarci
dalle labbra pulpitanti
in ogni istante
Mi portò con sè
e stavo lì a soffrire
a soffrire per le sue necessità
il mio amico
dalle nocche viola..
Poi in un solo giorno
capì
mentre il sole calava
noi annegati nell'arancione
ci amammo a forza
perchè così saremo costretti a vivere
creando nell'utero del nulla
con violenza, con feroce desiderio
Mi lasciò andare
l'ultima volta che lo vidi
scorreva inciampando fra due muri bianchi
e dagli occhi
si cacciava l'anima
spontaneamente.
mercoledì 9 maggio 2012
polline (carne viva)
Polline
nei singhiozzi
del vento
vorticoso
sembra che
la pelle
svanisca
nell'odore
di erba mutata
e tramestio
di pensieri
si sfanno
i colori
tutto è bianco
tutto è
impalpabile
rimaniamo così
incastrati
in un sospiro del tempo
nei singhiozzi
del vento
vorticoso
sembra che
la pelle
svanisca
nell'odore
di erba mutata
e tramestio
di pensieri
si sfanno
i colori
tutto è bianco
tutto è
impalpabile
rimaniamo così
incastrati
in un sospiro del tempo
lunedì 7 maggio 2012
uno sputo sull'infinito (carne viva)
uno sputo sull'infinito
- possiamo lasciarci andare
e galleggiare in soffitta
- perché siamo sempre rivolti alle finestre?
nessuno di questi momenti
ci é dato dalla fortuna
sull'infinito - uno sputo
- perché non posso lasciarti andare?
- più vicino
alla corona del sole
troviamo le cose migliori
da tutta una vita, la nostra
abbiamo bisogno di cose migliori
una passeggiata in soffitta
a occhi chiusi preoccupati
- non lasciarmi andare
chiudi gli occhi
e le finestre
le finestre daranno solo sull'infinito
- possiamo lasciarci andare
e galleggiare in soffitta
- perché siamo sempre rivolti alle finestre?
nessuno di questi momenti
ci é dato dalla fortuna
sull'infinito - uno sputo
- perché non posso lasciarti andare?
- più vicino
alla corona del sole
troviamo le cose migliori
da tutta una vita, la nostra
abbiamo bisogno di cose migliori
una passeggiata in soffitta
a occhi chiusi preoccupati
- non lasciarmi andare
chiudi gli occhi
e le finestre
le finestre daranno solo sull'infinito
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