sabato 26 marzo 2011

Sabato: non bisogna avere Paura.

S. mi ha scritto.

"Anche se adesso non riesci a sentirla, quella Bellezza, non significa che tu sia morta.
E finchè riuscirai a percepire anche solo la sua assenza, non potrai mai esserlo.

I cadaveri sono fuori: attraverso di te sola possono ripulsare e il sangue ricominciare a scorrere, dal freddo al caldo, come ora t'impaurisci a non sentire la pelle farsi d'oca e i peli sulle braccia rizzarsi impavidi in questa giornata di sole.

Gli Ideali che guidano la tua vita sono entità astratte: è certo che, finchè non permetterai loro di passare attraverso la tua carne e illuminarti lo spirito di innumerevoli riflessi, essi non diventeranno mai una presenza concreta in te, ma continueranno a prendere corpo feticcio in quei cadaveri che affossano i tuoi incubi e le tue ore.

Permetti alla Vita di diventare tua.

Per quel che mi riguarda, sono sempre stato orgoglioso della tua cristallina purezza, del tuo spirito spontaneo e sincero.
Non permettere a nessuno di screziarti l'anima."

Ho pianto forte. Anche se nessuno mi ha mai insegnato a piangere.

Nessun commento:

Posta un commento