Il genere di cosa che ti lascia paralizzato per una serie di minuti interminabili.
Che hai paura delle conseguenze, perdi tutta la tua eloquenza, ti senti l'ipnosi negli occhi.
E avevo pensato di volere una stanza insonorizzata e tutta bianca, con una luce di quelle che spara, grandissima e all'aperto, da cui non si potesse uscire.
[...]
Mi ricordo di quando fu il turno di Mallarmè, e avevo solo sei euro in tasca.
Avevo trovato questo libro consunto e giallo che ne costava quattro e cinquanta, odorava vagamente di muffa e dentro era molto scritto, gli appunti di qualche francese svogliato: ora è uno dei miei preferiti.
[...]
Stavo aggiungendo: mi fa male la testa. Ma mi si impastò la lingua, e non continuai.
Però lui tirò fuori il portafogli e mi diede un Oki, dicendo che gli succedeva sempre, e che lo stesso non l'avrebbe trovata una cosa strana. Sul momento l'avevo sentito molto vicino.
Solo più tardi mi venne in mente che lui se li fumava, gli Oki.
[...]
Ero al mare quando mi comunicò che aveva deciso di tingersi i capelli di verde, e adottare un gatto per il suo appartamento.
Anche lei era già da qualche altra parte, nel tempo e nello spazio (io oramai avevo stretto amicizia con la sua segreteria telefonica) a ricostruirsi pian piano : tutto quello che riuscii ad immaginarmi furono una foto luccicante, a testa in giù con una smorfia buffa, e qualche pelo grigio sul divano rivestito di coperte patchwork. Dovetti sforzarmi molto per riprodurre nella mente i suoi occhi e le sue mani.
Tempo dopo, l'incontro casuale: una chioma più bionda che mai e una terribile allergia ai gatti, perfetto sfondo per il mio sorriso stupito che non si riusciva assolutamente a trattenere.
Tue vecchie memorie?
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