giovedì 10 febbraio 2011

Nel sottomondo.

Allora, adesso ti dico cosa facciamo.
No, no, sta' zitto un secondo, ti dico io cosa facciamo.

Stasera, andiamo a cena da X e da Y.
Ci facciamo mostrare le foto delle loro vacanze, portiamo una bottiglia di vino e ridiamo e ci lamentiamo tutti insieme di tutto. Poi non facciamo tardi, che domani dobbiamo lavorare.

Aspetta, aspetta, allora ti dico adesso cosa facciamo.
No, no, sta' zitto un secondo, ti dico io cosa facciamo.

Stasera, andiamo al cinema.
A vedere quel film appena uscito, di quell'autore che tanti anni fa era bravo, ci credeva davvero, adesso ogni volta che fa qualcosa c'è da tremare fino all'ultimo momento. Magari stavolta ancora si è salvato, lo possiamo guardare insieme e poi stare svegli fino a tardi a commentarlo.

Aspetta, aspetta, allora ti dico adesso cosa facciamo.
No, no, sta' zitto un secondo, ti dico io cosa facciamo.

Stasera, stiamo a casa.
Accendiamo la televisione, e ci scagliamo contro tutto quello che vediamo. D'accordo? Urliamo addosso allo schermo, gesticoliamo un sacco e se ti viene sete mi alzo io per prenderti da bere, e ti ascolto dalla cucina inveire ancora. Guardiamo anche i programmi criptati del mattino, se vuoi, così domani andiamo al lavoro con la bile bella calda fin nei polmoni.

Aspetta, aspetta, allora ti dico adesso cosa facciamo.
No, no, sta' zitto un secondo, ti dico io cosa facciamo.

Stasera, andiamo al parco sotto casa.
Ci compriamo un pacchetto di sigarette e ti prometto che parleremo solo di Bellezza. Di poesia, musica, arte, letteratura, e un sacco di altre cose: le ribalteremo da cima a fondo e staremo a guardare l'alba ancora parlando. Così domani ci sentiremo speciali, un po' diversi, migliori, andando al lavoro con gli occhi arrabbiati e blu di stanchezza.

Aspetta, aspetta, allora ti dico adesso cosa facciamo.
Sì, sì, continua a guardarmi con gli occhi pieni di lacrime, ti dico io che non so cosa possiamo fare per Fare.

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