mercoledì 27 aprile 2011

Presso la casa sul mare.

La casa è vuota
e trema a ogni incerto passo.
Non temere, continuo
a cercarmi, ma è febbre
eterna senza i tuoi baci
sulle dita. La casa
è vuota e morta
mi cerco in una
conchiglia spezzata
e sembro cadere all'indietro.
Pulsavo e l'aria
conservava gelato il mio corpo sciolto;
ora mi appoggio ai muri
mentre perduta mi cerco:
muri si sgretolano sui frammenti
delle mie ossa in pezzi sparse.
E' uan risacca la nostalgia
che torna e s'infrange
nelle mie vuote braccia.
Ditemi se è questo il senso
d'avere una conchiglia
e delle dita, se si
spezzano e vagano
in quello che si chiama Nulla,
sussurro di sehnsucht.

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