Che felicità!
Sei tornato.
Anche questa notte
a me te ha riportato.
Che fortuna..
come sono
fortunata..
Siamo qui riuniti
per festeggiare la dipartita di un corpo
e il felice dipanarsi di due anime affini
in un' unica notte di oblio.
Vegliamo
tu accanto al mio letto
come angelo dell' onirismo
la visione però è tutta mia
tra le lenzuola a gemere sono io
non trovi sia un po' ingiusto?
che tu sia così ossessivo
e al tempo stesso egoista
certamente è una follia, mia
banale incertezza che mi attanaglia le parole
in deliri traballanti privi di senso blasfemi
Pentiamoci
Eppure lo so che la colpa è mia..
non insistere, non ci posso far nulla ma
mea culpa, son io
che ti voglio tenere qui..
la mano sulla mano..
i capelli sui capelli..
il tuo respiro, faticoso,
sulle mie dita..
il mio angelo dell'onirismo..
il mio amore infinito e lontano..
Credo
di voler che muoia questa luce bianca e verde
che mattutina entra strisciando ti corrode e ti sbiadisce, no!
Amore, mio amore, non lasciare che ti porti via da me..!
L'ora dell'addio è più crudele di un sipario
sull' attore commosso dalla propria recitazione
Ora invochiamo
un sonno perpetuo
per lunghe visioni dietro le palpebre
più vere del reale
ch'è, vi giuro, è proprio una gran finzione, dev'esserlo..
e io sono pazza
non solo pazza d'amore
ma di queste visioni, mio Dio
..meravigliose..
A ME Nulla.
L'ossessione non porta mai a nulla di buono, che sia per oggetto o per persona; comunque, a prescindere da ciò, l'abbiamo ugualmente sempre nel culo.
RispondiEliminaStima per il precedente commentatore.
RispondiEliminaE comunque gran bella funzione. Complimenti al celebrante.