giovedì 30 settembre 2010

Giocoliere

A mio padre.

Sei un uomo
e lanci in aria
i tuoi sogni
tre per mano
in sacchetti colorati.

Risplendono nell'etere
come mille soli
di mille parole mai
dette alla gente per strada.

Stamattina ho truccato la tua faccia
nessuno può vedere
i tuoi occhi tristi
dietro l'ombretto amaranto.

Nemmeno tuo figlio
dall'altra parte della strada
legge sulla bocca, sul rossetto
le mille notti bianche
le mille parole mai
dette a tuo figlio
sulle tue ginocchia.

Ti sfugge uno dei sacchetti
mille dei tuoi sogni
mille delle tue lacrime sempre
applaudite dalla gente per strada:
non sono forse
parte dello spettacolo?

3 commenti:

  1. scommetto che questa l'hai scritta quando la cami ti ha insegnato il trucchetto da giocoliere =)

    Il tuo stesso sangue

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  2. Coluicheamafarsessoconitrichechi13 ottobre 2010 alle ore 21:48

    Questa è veramente devastante

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  3. Questa è una delle mie preferite, forse perchè è meno complicata delle altre. Evidentemente sono io che sono stupida, però questa la capisco bene ed è semplicemente fantastica. Il giocoliere che lancia in aria i suoi sogni, sbem.
    Dritta al punto.

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