domenica 15 luglio 2012

Estratti - prima estate


14 Luglio

Amarsi come specchi uno di fronte all'altro. Lo stesso, ma al contrario. Solov'ev e le asimmetrie.
Abbandonarsi come bombaroli che piazzano l'ordigno e poi scappano, ma lì vicino, per guardare bene e poi toccarsi con rinnovato gusto.

Bright, splendente come un diamante. Mani calde al momento opportuno. Fiducia nell'umanità riconfermata a livello teorico ed empirico: a questo aggrapparsi per viverla?

Desiderio d'ignoto. La malattia che ritorna (tanto tempo fa ho studiato Montale, forse è stato anche il suo cuore stonato a darmi il la), invadente, insistente, in tutto e di più. Cercare rifugio nei posti, nelle cose, nelle persone sbagliate. Il rifugio non esiste, e giustamente. Vendetta di Dio che odia un finito potenzialmente infinito, da bravo infinito assolutamente finito. Grasse risate: se non è questo intellettualismo.. Ma a cosa sto andando a pensare?

Ironia extramorale


15 Luglio

Ora comprendo la poesia. E' la vecchia che mugola "Sei gelido, amore mio, gelido, piccolo amore mio" stringendosi al petto enorme, gonfio, bronzeo un bambino umido ed inquieto che con le dita l'allontana, col cuore la possiede ma con gli occhi piccoli ed infuriati accetta la sconfitta del mare, mare infinito, mare crudele.

Morire di sole e guardarsi gli arti in controluce. Passione dei sensi. Orrore della madre che rimprovera il figlio che strillacchia deliziato: "Ti ho detto di parlare bene!". Maledizione del linguaggio, sfiducia nella comunicazione. Non riuscire a spiegare che cos'è l'amore, che il mio nonostante tutto è amore. Lo sa tutto il mondo che mi guarda tremare, io faccio tremare il mondo da quanto lo amo.

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