All'uomo virtuoso
dagli occhi bianchi
di mille poesie fa.
Non voleva mai
vedermi andare.
Nella gabbia oscura
del suo petto incancrenito
mi divincolavo
e lui tirava pugni
all'aria, al muro, alla vita che sfuggiva
dalle cose
cacciava l'anima
a forza.
Poi in un solo giorno
dovette andarsene
e fu come scagliare una freccia
dal limite dell'universo
in ogni istante
penetrare il vuoto
farne squarci
dalle labbra pulpitanti
in ogni istante
Mi portò con sè
e stavo lì a soffrire
a soffrire per le sue necessità
il mio amico
dalle nocche viola..
Poi in un solo giorno
capì
mentre il sole calava
noi annegati nell'arancione
ci amammo a forza
perchè così saremo costretti a vivere
creando nell'utero del nulla
con violenza, con feroce desiderio
Mi lasciò andare
l'ultima volta che lo vidi
scorreva inciampando fra due muri bianchi
e dagli occhi
si cacciava l'anima
spontaneamente.
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