martedì 15 novembre 2011

Svaniamo.

Svaniamo. L'uno sul petto dell'altro
non più ci troviamo
e tintinnii cristallini
- con la punta delle dita cerchiamo

Sembravamo eppure..
più carne sulle vuote ossa
il sentimento generava
- noi pure stupefatti
carezzavamo le distese dei sensi
che infinite si sporgevano
da costola a costola comparendo

e fieri stavamo, allacciati
dentro a un vuoto il sentimento
rovesciavamo, incrollabile sostegno,
per noi che afferrarci potevamo
- senza udire null'altro che sospiri..

Come avviene che ci trasformiamo?
meglio - ch'è perduta ogni forma
sostanza carne?
Noi amiamo
Ed è perduta ogni sembianza
affondata fra gli incavi
di altri muscoli e fianchi
- ma siamo, e sappiamo
di essere la materia rovesciata
di una distesa di sensi

Poi, svaniamo.
E di noi rimane
un' eco tintinnante, unghie spaventate
e, distante, qualche sospiro
quasi una mano si perdesse
nella carezza sul petto.

Nessun commento:

Posta un commento